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Proprio per questi particolari fattori termodinamici, i modelli fisico-matematici avevano già inquadrato la scorsa settimana quest'ipotesi d'interazione tra correnti umide ed instabili di origine atlantica, con quelle più fredde dalla Scandinavia e dalla Russia.
Le precipitazioni maggiori negli scorsi giorni si sono avute principalmente sul nord-est, Emilia Romagna e sulle regioni centrali della nostra Penisola, lasciando il Piemonte (in particolar modo il settore più occidentale) in "ombra" pluviometrica per la formazione di nuclei di bassa pressione al suolo spesso a sud-est di Genova, richiamando quindi afflussi di aria più secca e garantendo le precipitazioni solo sul basso alessandrino e sulle aree sopracitate, con accumuli anche localmente consistenti su alcune vallate del Trentino Alto Adige, e nelle zone appenniniche della Romagna sopra i 300/500m.
Ma un nuovo ed intenso peggioramento è atteso per la giornata di sabato 19, il quale condizionerà la situazione meterologica fino ad almeno lunedì. Si tratterà però di una perturbazione dalle caratteristiche termodinamiche abbastanza differenti da quelle avvenute durante questa settimana. Infatti la nuova perturbazione atlantica sarà causata da una profonda depressione barica che si andrà a posizionare dapprima sulla Spagna già dalla mattinata di sabato, per poi traslare gradualmente verso nord-est, passando per le Baleari e fino a raggiungere la Corsica e il Tirreno.
Infatti, come si può vedere sul run12Z di GFS del 17 Gennaio, è presente un profondo ma piuttosto ampio vortice ciclonico centrato sulla Spagna, il quale richiamerà sul suo bordo orientale, correnti dai quadranti meridionali, i quali scorreranno al di sopra di uno spesso strato di aria fredda preesistente alle basse quote sulla pianura padana centro-occidentale.
Analisi dell'altezza di geopotenziale,della temperatura a 500 hPa (circa 3500m) e della pressione atmosferica del run 12Z di GFS del 17 Gennaio 2013
Una situazione sinottica piuttosto particolare quella che ci accompagnerà per l'intero week-end, poichè porterà fine, alla fase invernale e di temperature rigide in gran parte dell'Italia, specie sulle zone centrali e meridionali, con progressivo ed intenso aumento termico a tutte le quote, con innalzamento della quota neve ad oltre 1500 metri nelle aree appenniniche ed un veloce scioglimento della neve fresca caduta negli ultimi giorni fino a quote pianeggianti e collinari.
Al nord, segnatamente sulla Lombardia occidentale, Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria, la neve potrà cadere a quote molto basse, fino in pianura per tutta la giornata di sabato e nella mattinata di domenica, quando gradualmente la neve lascerà spazio alla pioggia, specie a nord del Po, per l'erosione della sacca di aria fredda sulla pianura padana occidentale dovuto al continuo afflusso di aria temperata ed umida da sud, apportata dai venti di scirocco. Venti piuttosto intensi di tramontana scura invece sulla Liguria.
Vediamo però di fare una previsione meteo dettagliata per i prossimi giorni nelle aree colpite maggiormente da questo nuovo peggioramento:
Sabato 19: nella notte vi sarà un netto e progressivo aumento della nuvolosità da ovest, fino a cielo nuvoloso o molto nuvoloso all'alba sul nord-ovest, mentre al nord est persistono ancora delle schiarite. Cielo nuvoloso anche su tutti i settori tirrenici, con prime piogge su Sardegna, Liguria e alta Toscana, e nevicate fino in pianura su basso Piemonte e interne liguri. In mattinata le nevicate si estendono su tutto il Piemonte ed Ovest della Lombardia, fino a quote molto basse su interne liguri e piacentino, mista a pioggia sul Veneto e Friuli. Nel pomeriggio-sera, con la parziale ascesa del minimo pressorio al suolo verso i Pirenei, vi sarà un'intensificazione delle nevicate sul Piemonte e pavese, con nevicate fin sui 100/200m tra savonese e genovesato, ed ancora in pianura su ovest Lombardia, piacentino, Trentino. Piogge sul centro Italia, con quota neve in netto aumento fin verso gli 800/1200m, anche più in alto nei settori meridionali. Temperature massime comprese tra 0/+2°C al nord-ovest (+2/+5°C in Liguria - qualcosa in più sulla costa dello spezzino e imperiese), 0/+3°C al nordest. In deciso aumento al Centro ed al Sud, con valori superiori ai 12/14°C in Calabria meridionale e Sicilia.
Precipitazioni previste in intensificazione ed estensione a tutto il nordovest nel pomeriggio di sabato, con neve in pianura sul Piemonte e ovest Lombardia
Domenica 20: proseguono le nevicate in pianura su Piemonte, Ovest Lombardia e interne liguri, anche se la neve tenderà a diventare umida e mista a pioggia a partire dal milanese e poi tra comasco, varesotto ed Alto Piemonte nel corso della notte e nella prima parte della mattinata. Piogge su Triveneto, anche d'intensità moderata e quota neve in rialzo oltre gli 800/1000m a causa dei tiepidi venti di scirocco in quota. In mattinata e nel pomeriggio proseguono le nevicate fino a bassa quota e localmente ancora in pianura solo sul basso Piemonte, in particolar modo su monregalese, cebano e langhe astigiane, mista a pioggia o pioviggine sul resto del Piemonte. Quota neve in aumento in tarda mattinata fino a 500/700m su Canavese, 600/800m sull'alto Piemonte ed oltre i 1000m in Valtellina. Piogge localmente intense sul nord-est, specie Friuli Venezia Giulia, e nevicate copiose al di sopra dei 700/1200m. Proseguono le piogge anche sul lato tirrenico, mentre andrà leggermente meglio su quello adriatico, in un contesto di cielo parzialmente nuvoloso. Andrà meglio al sud, con temperature miti ed al di sopra della media grazie ai tiepidi venti di scirocco.
Analisi delle temperature ad 850 hPa (circa 1500m) sull'Italia, dal nostro modello EMM-WRF 5km. Da notare come, i venti di scirocco, inducano ad un progressivo aumento termico da nord a sud, con la resistenza del cuscinetto freddo del nord-ovest, il quale consente la caduta di neve fino in pianura.
Vento previsto dal modello EMM 5km per sabato sera alle medie quota (700 hPa): Libeccio tendente ad Ostro, che passerà poi a Scirocco domenica.
Per quanto riguarda i possibili accumuli nevosi in pianura, c'è ancora una leggera discordanza tra i modelli globali e questo potrà influenzare sicuramente la previsione di questo parametro meteo, specie in una regione orograficamente complessa come il Piemonte. Con i dati attuali dei modelli fisico-matematici, possiamo dire che sul basso Piemonte, ed in particolar modo su monregalese, cebano e langhe, gli accumuli potranno essere localmente superiori ai 20/25cm, con punte anche di 30cm in pianura, 10/15cm sulle zone pianeggianti a sud del Po e pavese, mentre cadranno probabilmente 5/10cm sul torinese, biellese, varesotto, con spolverata di neve anche nel milanese, dove però passerà in pioggia nella notte di domenica. In quota accumuli significativi nelle aree esposte al flusso libecciale di sabato e a quello sciroccale di domenica, con valori superiori ai 50cm tra valle Stura e Alpi Marittime. Ingenti quantitativi nivometrici anche nelle montagne del Friuli, anche se in questo caso la quota neve sarà decisamente più elevata.
Datameteo staff